Recensione di Domenico Turco – 03/11/2006
Filosofia morale
Il libro affronta una serie di importanti temi che rinviano alla storia del pensiero laico, più esattamente è una sorta di compendio divulgativo delle varie posizioni in materia di morale che i diversi filosofi hanno assunto nell’arco dei secoli, per quanto nell’opera non siano citati esplicitamente.
La saggezza del mondo ordinario è intesa dall’autore in termini secolari e terreni, nonostante abbiamo a che fare con il testamento filosofico di Joseph-Maria Bochenski, straordinaria figura di sacerdote cattolico totalmente immerso però nella cultura filosofica contemporanea di area analitica, uomo laico a tutti gli effetti, per quanto profondamente legato ai valori cristiani, alla “follia” paolina, fede radicata su una tavola di categorie che sfuggono al senso comune, interrogato in questo brillante saggio, che comunque si rivolge principalmente ai valori etici in qualche modo presupposti dai maestri del pensiero filosofico occidentale. Una saggezza ben diversa da quella religiosa di stampo tradizionale, e quindi apparentemente in contrasto con le dottrine professate da un domenicano come Bochenski nel corso della sua esistenza. Ma, argomenta lo studioso scomparso nel ‘95, il fatto di professare una determinata confessione, come il Cattolicesimo, non esime dall’indagare filosoficamente altri domini, pertinenti in questo caso alla prospettiva laica di quei pensatori capaci di stimolare la riflessione spesso pigra dei credenti.
Il filosofo di origine polacca dichiara a chiare lettere di volersi soffermare sulla saggezza di questo mondo, il mondo della filosofia e non quello della religione. L’analisi di Bochenski si applica a quei concetti-cardine che costituiscono in qualche modo l’anima della riflessione etico-morale di oggi e di ieri, principi che non hanno un valore teorico, relativo alla pura contemplazione, ma svolgono soprattutto una funzione di carattere pratico, riguardante il comportamento del singolo nel contesto della comunità in cui vive ed opera.
La locuzione “manuale” suggerisce la falsa impressione che il libro in oggetto rappresenti una specie di libretto d’istruzioni per condurre un’esistenza quotidiana all’insegna appunto della saggezza; niente di più sbagliato: l’opera è costruita intorno al paradosso di considerare sul serio idee che il cattolicissimo Bochenski non condivide affatto, come l’eutanasia o altri concetti condannati in ambito cristiano. L’uso dell’ironia è funzionale al progetto di svelare la fragilità della visione filosofica del mondo come e in quanto concezione laica; qui si può riscontrare una certa debolezza strutturale del pensiero di Bochenski, che compie apparentemente un grave errore ermeneutico nell’identificare la filosofia prevalentemente con il pensiero laico, sottovalutando la portata di una riflessione, come quella filosofica, che per natura oltrepassa le categorie del sacro e del profano.
Ma il pensatore in questione prende le mosse da un punto di vista chiaramente e coerentemente religioso, che guarda alla filosofia con sguardo distaccato, interpretandone la funzione come veicolo di una conoscenza che la supera, come amore per una saggezza che non è di questo mondo. Del resto Bochenski faceva parte del Circolo di Cracovia, scuola filosofica tendente a re-interpretare in senso analitico schemi provenienti dalla prospettiva continentale, e, in particolare, dalla Neoscolastica novecentesca, sia pure utilizzando un approccio meno coinvolto con la teologia tomista e quindi decisamente più moderno.
Indice
Prefazione di Kornelius Politzky
Premessa
Introduzione
Capitolo primo: Principi fondamentali
Capitolo secondo: Regole di comportamento verso gli altri
Capitolo terzo: Morale, etica e saggezza
Appendice
Tavola dei comandamenti
Indice dei metateoremi
Postfazione di Edward Swiderski
L’autore
Joseph-Maria Bochenski (Czuszow, Polonia, 30 agosto 1902 – Friburgo, Svizzera, 8 febbraio 1995), dopo aver studiato legge ed economia a Leopoli e a Poznan, si dedica alla filosofia andando a studiare in Svizzera, a Friburgo, e quindi perfezionandosi in logica all'Angelicum di Roma. Ritornato nella natia Polonia, si specializza nel campo della storia della logica, e quindi nel dopoguerra emigra definitivamente a Friburgo. Autore di numerosi lavori filosofici, dal 1945 al 1972 ha insegnato Filosofia moderna e contemporanea all’Università di Friburgo, dove ha svolto l’incarico di rettore dal 1964 al 1966.
Links
pagina del sito Polish Philosophy Page dedicata al Circolo di Cracovia (in italiano)
voce dedicata a Bochenski dell’enciclopedia Wikipedia (in tedesco)
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