giovedì 11 luglio 2013

Sandel, Michael J., Quello che i soldi non possono comprare. I limiti morali del mercato

Traduzione di Corrado Del Bò, Milano, Feltrinelli, 2013, pp. 233, euro 22, ISBN 978-88-07-17257-1.

Recensione di  Francesca Rigotti - 20/05/2013

La star intellettuale degli Stati Uniti è oggi il filosofo comunitarista Michael J. Sandel (comunitarista nel senso che esalta il momento comunitario sostenendo che non c'è vita individuale fuori della comunità). Le lezioni di Sandel all'università di Harvard sono affollatissime: agli entusiasti studenti vengono proposti continuamente esperimenti mentali che presentano dilemmi morali tratti dalla vita quotidiana, per i quali non c'è una soluzione prestabilita. Si arriva pian piano a possibili, anche divergenti, risultati,

 discutendo tali dilemmi, che, con buona pace dell'originalità di Sandel, sono in gran parte quelli della tradizione etico-filosofica, ripresi poi in chiave moderna soprattutto da Jean-Paul Sartre e da Bernard Williams: «Si può torturare qualcuno per ottenere un bene più alto per la società?»; «È lecito rubare una medicina al farmacista che non ve la vuole dare perché non avete la ricetta, se vostra moglie sta morendo?»; «Vi sentite in pace con la coscienza se lavorate per una ditta che produce armi chimiche o mine antiuomo?»; «Ve la sentite, voi giovani oppositori del nazismo, di entrare nella resistenza abbandonando la vostra anziana madre di cui siete l'unica fonte di sostentamento?»; «Uccidereste due condannati alla fucilazione se con questo gesto potete salvarne altri, in virtù di una condizione capricciosa posta dal comandante del plotone di esecuzione?» E via così.
Insomma, oggigiorno il pensiero dal basso (secondo il modello bottom-up) spopola in ambito filosofico. Invece di partire da una legge morale universale, come proponeva il buon vecchio Kant, si mettono sul piatto le condizioni di vita precise e concrete nelle quali le persone, nella loro comunità, si vengono a trovare, decidendo la condotta da seguire al momento, con uno stile democratico in cui conta il contributo di ognuno: e tutto ciò è, o sembra essere, molto bello e edificante.
A questo stile non sfugge l'agile e dilettevole Quello che i soldi non possono comprare. I limiti morali del mercato, come non sfugge alla mancanza di originalità nel presentare le teorie etiche che criticano il mercato, esattamente come nel caso degli esperimenti mentali su altri argomenti di natura etica. Questo non senza riconoscere che Sandel è geniale nel collegare le due cose proponendo argutamente esempi pratici perfettamente adeguati e presentandoli alla discussione. Nel libro Sandel analizza dunque i limiti morali del mercato offrendo al lettore una selezione di casi, che partono dalla commistione che il mercato tende a fare tra multa e prezzo, e continuano con la critica morale agli incentivi economici (è giusto che la scuola paghi lo scolaro 2$ per ogni libro letto?); all'ambiguità delle norme di mercato per comprare quote di inquinamento o stipulare assicurazioni sulla vita; alla liceità di denominare scuole, stadi e squadre sportive, stazioni della metropolitana o altro col nome di ditte (dietro pagamento) e così via.
Concentriamoci un attimo, per comprendere lo stile di Sandel, sul caso dell'automobilista che viola il codice della strada andando troppo veloce. La multa per eccesso di velocità è una sanzione pecuniaria con la quale la società – spiega Sandel - non vuole soltanto coprire i costi di una condotta pericolosa, ma anche commisurare la punizione all'illecito e stigmatizzare in negativo il comportamento del trasgressore. L'agente di polizia stradale non sta presentando il conto per un tragitto più veloce, che è probabilmente il modo nel quale i contravventori per lo più interpretano episodi simili, pensando, ognuno in cuor suo: «la multa è il prezzo da pagare per permettermi il gusto della velocità». In uno dei suoi esempi Sandel riporta il caso di un candidato politico del Nevada che nel 2010 propose, per rimpinguare le casse dello stato, una tariffa di 25$ al giorno pagabile dall'automobilista per superare il limite di velocità di 90 miglia all'ora, con l'idea di instaurare una tariffa pecuniaria molto più lucrativa della sanzione. La proposta è stata bocciata ma non è detto che non rispunti sotto altre forme, per esempio sotto forma di autorizzazione a parcheggiare nelle aree riservate ai disabili dietro pagamento di tariffe elevate.
Il fatto è, in buona sostanza, che c'è qualcosa di moralmente sbagliato nel pensare - come sembra fare l'economia di mercato -, di poter allegramente massimizzare le preferenze senza considerare il loro valore morale, perché, ed ecco il punto, non tutte le preferenze hanno uguale peso. E questo non l'ha certo scoperto Sandel bensì la critica liberal-egualitarista all'utilitarismo, che pure Sandel ha avuto il pregio di rispolverare e mettere in bella mostra. Non si possono mettere sullo stesso piano le preferenze per la velocità sulla strada, il fumo e, caso estremo, la pedopornografia, e quelle per la protezione dell'ambiente, la sicurezza stradale o il silenzio. La salute, l'ambiente e la procreazione non sono merci come televisori e frigoriferi, sono beni di altra natura e meritano diverso trattamento.
Non è lecito mercatizzare ogni cosa per svariati motivi che ognuno potrà leggere con diletto e profitto nel testo, ma soprattutto perché una devastante conseguenza è quella di rendere i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, non soltanto, ma di non farli mai incontrare né al lavoro né a scuola, né allo stadio né nelle zone residenziali, con effetti perversi sulla eguaglianza e sulla democrazia delle nostre società.


Indice 

Introduzione. Mercati e morale
L'epoca del trionfalismo dei mercati
Tutto in vendita
Ripensare il ruolo dei mercati

1. Saltare la coda
Corsia preferenziale
Corsie “Lexus”
Il business della fila
Il bagarinaggio delle visite mediche
I medici concierge
La logica di mercato
Mercati contro code
Mercati e corruzione
Che cosa c'è di sbagliato nel bagarinaggio?
Il bagarinaggio nei campeggi allo Yosemite; Le messe del papa in
vendita; Il mercato per Springsteeen
L'etica della coda

2. Incentivi
Soldi per la sterilizzazione
L'approccio economico alla vita
Pagare i bambini per ottenere bei voti
Mazzette sanitarie
Incentivi perversi
Sanzioni pecuniarie contro tariffe
La multa di 170.000 euro per eccesso di velocità; Imbrogli in
metropolitana e noleggio di video; La politica del figlio unico in
Cina; Il commercio dei permessi per la procreazione; Permessi 
di inquinare commerciabili; Compensazioni delle emissioni di 
anidride carbonica.
Pagare per andare a caccia di un rinoceronte
Pagare per sparare a un tricheco
Incentivi e implicazioni morali

3. Come i mercati allontanano la morale
Cosa il denaro può comprare e cosa no
Scuse e brindisi di nozze comprati
La tesi contraria ai regali
Regali in denaro
Onorificenza comprata
Due obiezioni ai mercati
Allontanare le norme non di mercato
Siti di stoccaggio di scorie nucleari
Giornata delle donazioni e ritiri in ritardo
L'effetto di commercializzazione
Sangue in vendita
Due principi della fede nei mercati
Economizzare l'amore

4. I mercati della vita e della morte
La polizza “degli usceri”
Viaticals: si scommette sulla vita
Scommesse sulla morte
Una breve storia morale dell'assicurazione sulla vita
Il mercato dei futures sul terrorismo
Le vite degli sconosciuti
Le obbligazioni sulla morte

5. Diritti di denominazione
Autografi in vendita
Il nome del gioco
Skybox
Moneyball
La tua inserzione qui
Cosa c'è di sbagliato nello spirito commerciale?
Marketing municipale
Servizi di salvataggio sulle spiagge e diritti di somministrazione delle
bevande; Stazione della metropolitana e sentieri naturali; Auto della
polizia e pompe antincendio; Prigioni e scuole
Skyboxificazione

Note
Ringraziamenti
Indice analitico

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